7 agosto 2017

I Maestri del profumo: Germaine Cellier (1909-1976) (2)

In spiaggia a Belle-Île (1930 c.a.)
Se vi è piaciuta la prima parte di questo ritratto di Germaine Cellier, di certo gli inizi della sua carriera di profumiere vi appassioneranno, specialmente gli anni in Roure Bertrand Dupont, che non sempre sono stati facili. Dopo una brevissima esperienza nella profumeria funzionale presso Colgate-Palmolive, nel 1943 Germaine Cellier torna in Roure.
Fino a tutti gli anni '20 la profumeria era dettata da nomi come Houbigant, Guerlain, Coty e Caron. Solo da pochi lustri le griffe di moda si erano avventurate nel reame olfattivo e sarti come Poiret, Patou, Lanvin e Chanel si erano direttamente rivolti a profumieri in un rapporto privilegiato e quasi esclusivo. Così Roure e gli altri produttori, si erano essenzialmente limitati a fornire questi ultimi con materie prime naturali e di sintesi, basi e specialità innovative per l'epoca. Ma il vento stava cambiando.

Shocking by Marcel Verte (1937)
Negli anni '30, Louis Amic impose all'azienda Roure la scelta coraggiosa di creare profumi finiti contattando direttamente i grandi stilisti dell'epoca. Compreso che il profumo, era ormai un complemento irrinunciabile dell'eleganza femminile, questi non tarderanno a rispondere all'appello.
La prima cliente sarà Elsa Schiaparelli per cui Jean Carles creerà il mitico Shocking nel 1937. Ne seguiranno molti altri al punto che nel 1939 Roure era fra i maggiori produttori d'Europa di materie prime per la profumeria. Questo momento di grande libertà per i profumieri sarà decisivo anche per Germaine e per le sue idee rivoluzionarie.

La linea verde - Henri Matisse (1905)
Germaine Cellier era prima di tutto una chimica. La formazione rigorosa le permetteva di approcciarsi alla composizione senza vincoli e pregiudizi stilistici proprio come i pittori fauve e astratti, che rompendo con la tradizione accademica dipingevano istintivamente esaltando il colore. La sua tavolozza è fatta di materie prime e le sue creazioni sono azzardate, a volte estreme. Ritmico, tonale e dissonante come la musica di Igor Stravinskij, il suo stile compositivo predilige formule concise per l'epoca che hanno fortemente innovato il gusto ed anticipato i tempi. "Abbiamo un naso. Il naso sente l'odore e sceglie. Un artista è semplicemente una specie di maiale che cerca tartufi" sosteneva Stravisnkij Anche per Germaine Cellier la profumeria è un talento, il senso della formula un'intuizione dove non esistono regole preconfezionate e che difficilmente si impara.
Questa convinzione, assieme alla sensazione che la chimica sarà sempre più importante nella profumeria di domani, la pone in contrasto con Jean Carles, che proprio in quegli anni aveva fondato il suo metodo e la prima scuola di profumeria in Roure.
Così nel 1946 Louis Amic decide che due galli in un pollaio non possono stare. Fonda allora Exarome e vi pone a capo Germaine Cellier. La prima sede sarà a Neuilly-sur-Seine, in un vecchio hôtel particulier un po' malandato all'angolo fra rue de Rouvray e boulevard Victor Hugo.
Germaine vedrà li i primi successi, seguita da una paziente assistente e da un tuttofare che lei soprannominerà "Foujita" per i suoi tratti orientaleggianti. 
Visto lo stabile precario, Exarome si trasferirà in seguito in avenue de Neuilly (oggi Charles de Gaulle), non lontano da dove oggi si trovano molte aziende del settore.

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