25 febbraio 2012

I Maestri del Profumo: Jean Carles (1892–1966) (1)

"I veri grandi nasi non esistono più ed è con rammarico che pronuncio questa opinione" - J. Carles

Facendo un parallelo con la pittura dove si parla di "Maestri del colore", ho pensato ai "Maestri del Profumo" non solo sapevano usare il colore (le materie prime fragranti) ma anche perché le loro opere sono modello di perfezione e fonte di ispirazione per molti. E proprio parlando di scuola non potevo che iniziare da Jean Carles. Oltre ad essere stato un naso prolifico, nel 1946 fonda un metodo didattico per imparare a comporre fragranze che ancora oggi è alla base dell'insegnamento in scuole come Cinquième sens, l'italiana Mouillettes&Co o la stessa Scuola Internazionale di Givaudan, all'epoca Roure-Bertrand dove Carles iniziò a sperimentarlo formando generazioni di profumieri tra cui suo figlio Marcel Carles (che gli succederà alla direzione della scuola), Michel Hy (Yves Saint Laurent Y, Calandre di Paco Rabanne) e Jacques Polge.


L'organo di Jean Carles - Museo della profumeria di Grasse
Foto presa da qui
Il metodo Jean Carles
Il principio fondamentale del metodo Jean Carles è che un creatore deve "immaginare" l’effetto olfattivo della sua composizione ancor prima di realizzarla. La traduzione pratica di questa filosofia è uno studio approfondito delle materie prime sia naturali che sintetiche (Roure-Bertrand era rinomata all'epoca anche per le sue ricerche sui sintetici). L’apprendista profumiere deve imparare a riconoscere ogni materia prima sia da sola che assieme ad altre, sia con odori riconducibili allo stesso ambito olfattivo, che con qualsiasi tipo di odore fino a costruire vere e proprie matrici di accordi. Nessuno secondo lui nasce con un naso particolarmente dotato, è solo questione di esercizio continuo e di memoria olfattiva. La citazione iniziale vi da l'idea di quanto fosse esigente a riguardo dato che già all'epoca si lamentava che i nasi suoi contemporanei non fossero così abili come un tempo nel distinguere la provenienza di una essenza naturale. Per capire quanto Jean Carles conoscesse a fondo le essenze vi invito a leggere un post (in francese) di Octavian Coifan a proposito di una fragranza, Elle Elle, composta per Lucien Lelong.
Egli concepiva la profumeria come un'arte che quindi non necessita di un approccio troppo scientifico. Monique Schlienger, sua allieva e poi profumiere e fondatrice di Cinquième Sens, ricorda quanto egli preferisse insegnare a studenti che non avessero una preparazione specifica in chimica, privilegiando soprattutto la creatività.

"Volendo equilibrare troppo un profumo, lo si spegne, si sopprime in lui tutto ciò che da carattere. Non bisogna ne temere ne cercare di evitare una nota dominante in un profumo... Questo "difetto" è stato spesso all'origine di un grande successo"

Lui stesso era solito incitare gli studenti a sperimentare in un clima gioviale allietato dai suoi celebri giochi di prestigio con le carte. Ironia del destino, negli ultimi anni della sua vita Carles divenne via via anosmico senza farne parola se non col figlio Marcel e qualche amico. Pochi comunque se ne accorsero perché grazie alla sua grande esperienza, alla straordinaria conoscenza delle materie prime ed alla logica del suo metodo, incredibilmente continuò a creare fragranze e per questo viene spesso paragonato a Beethoven.

L'influenza sull'industria profumiera
Monsieur Carles ha avuto anche una grande influenza nell'industria profumiera: è grazie a lui col suo metodo compositivo che oggi pensiamo una fragranza come un insieme di accordi secondo la struttura testa-cuore-fondo. Il fondo è la parte più duratura della fragranza, quella di maggior resa sulla pelle. La testa ha il compito di rendere gradevole la fragranza nei primi istanti e di coprire in qualche modo gli avvii delle molecole di fondo, spesso pungenti. I due accordi sono poi legati assieme da modificatori, ovvero sostanze in grado di fare da ponte tra un accordo ed un altro e questo è compito del cuore. Grazie a questa filosofia egli diede vita anche a una serie di basi definite in gergo "coeurs", ovvero accordi usati come fossero materie prime, ancora oggi pesantemente utilizzati nella profumeria. Questi concetti assieme ad una visione artistica della profumeria e alla ricerca di formule snelle ed innovative diventeranno poi il punto di partenza di Edmond Roundnitska nel concepire la profumeria moderna.

Le frequentazioni spagnole
Jean Carles aveva molti amici nell'ambiente. All'inizio degli anni '30 uno di loro, Javier Serra, ex direttore artistico di Myrurgia e fondatore di Dana, lo invitò in Spagna per creare le prime fragranze della casa. Subito dopo, la guerra civile (1936-1939) ed in seguito il regine di Franco sotto embargo limitarono l'importazione di materie prime per la profumeria da Grasse e questo aveva posto un forte limite alla produzione di fragranze. La profumeria spagnola nata sullo stile naïf delle acque di colonia agrumate o aromatiche, tutt'al più arricchite dal neroli, rischiava di rimanere fortemente limitata a questa dimensione rispetto alla fiorente complessità della profumeria europea deco. Grazie alla sua abilità nel comporre formule semplici ma mai banali, a volte anche economiche, egli riuscì a tradurre l'impronta drammatica della profumeria del tempo utilizzando le materie disponibili, imprimendo così un cambio radicale di stile che farà il successo di case come Dana, Myrurgia e Puig. Non ultimo il suo amore per la Spagna fece conoscere la sua arte anche a nazioni di lingua affine come il Portogallo ed il Sudamerica e diede un rinnovato impulso allo sviluppo della profumeria in questi paesi.
<Parte 2> <Parte 3>

3 commenti:

Diakranis ha detto...

diamine sì!!!

adoro leggere queste cose in italiano!

grazie dello sforzo, ci voleva proprio qualcuno che lo facesse!

Anonimo ha detto...

attendo il seguito...

:-)

fd

Magnifiscent ha detto...

Grazie amiche, spero che lo sforzo aiuti a capire in modo semplice un po' di più i riferimenti culturali, i personaggi e le fragranze icona a cui ancora oggi si ispira la profumeria.
A presto con le fragranze mito di Jean Carles :)

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